Per Letizia
Hey bambola, ma dove sei finita?
E un pezzo che non ti fai sentire.. spero che andrai a spulciare il blog così vedi che non ti ho dimenticata.
E neppure voi ho dimanticati, amanti dello squallidume che alberga nella mia anima, presenza costante, accompagnata dalla maschera dell'angoscia, che ghigna e affila le zanne per affondarle in un cuore che ormai si sfalda. Come un vecchio libro che non legge più nessuno, la copertina è tutta sbrecciata, c'era un titolo un tempo, ma non si legge più.
Voi tutti che leggete queste righe intrise di realta, grezza, marcia, schifosa ma realtà.
Perchè l'uomo invisibile esiste, ed è meschino. Si stringe in un cappotto liso, alza il bavero.. là fuori fa sempre troppo freddo.
Voi che credete nel personaggio e lo rendete reale, perchè è nel vostro cervello ma più in profondita dentro il cuore, perchè dopotutto è un perdente, un antieroe che nella sua pochezza è comunque vivo e resta aggappato ad una vita che non cessa di torturarlo con crudeltà, con zelo e ferocia. Quante volte il pensiero di mollare gli è passato in mente tra le fitte di dolore e le lacrime. Lacrime si.. perchè è fatto anche di quelle. Silenziose, amare, diperate.
Gli velano gli occhi, quando cerca di rimettere insieme i pezzi di un cuore che non cessa di battere, ma gli scappano da tutte le parti.
Due mani non bastano.
Ne servono altre due.
E un pezzo che non ti fai sentire.. spero che andrai a spulciare il blog così vedi che non ti ho dimenticata.
E neppure voi ho dimanticati, amanti dello squallidume che alberga nella mia anima, presenza costante, accompagnata dalla maschera dell'angoscia, che ghigna e affila le zanne per affondarle in un cuore che ormai si sfalda. Come un vecchio libro che non legge più nessuno, la copertina è tutta sbrecciata, c'era un titolo un tempo, ma non si legge più.
Voi tutti che leggete queste righe intrise di realta, grezza, marcia, schifosa ma realtà.
Perchè l'uomo invisibile esiste, ed è meschino. Si stringe in un cappotto liso, alza il bavero.. là fuori fa sempre troppo freddo.
Voi che credete nel personaggio e lo rendete reale, perchè è nel vostro cervello ma più in profondita dentro il cuore, perchè dopotutto è un perdente, un antieroe che nella sua pochezza è comunque vivo e resta aggappato ad una vita che non cessa di torturarlo con crudeltà, con zelo e ferocia. Quante volte il pensiero di mollare gli è passato in mente tra le fitte di dolore e le lacrime. Lacrime si.. perchè è fatto anche di quelle. Silenziose, amare, diperate.
Gli velano gli occhi, quando cerca di rimettere insieme i pezzi di un cuore che non cessa di battere, ma gli scappano da tutte le parti.
Due mani non bastano.
Ne servono altre due.
3 Comments:
solo 2 parole:
grande fede...
ciao fede...sono LETIZIA!
non scappata..sono sempre stata qui con te!!!!
e ti ho anche porto lemie mani...ti ho aiutato a rialzarti..l'hai preso per un gesto di un angelo...ma ero io..una comune mortale!!!!
Mille baci
Ciao Legione,
non ho esitato a visitare il tuo blog e devo dirti che sono molto felice di "ritrovarti" così, con un'altra identità, attraverso un canale diverso, con parole diverse. L'importante poi è ritrovarsi.
Tu sai che queste cose a me piacciono.
Ho letto alcuni tuoi posts: sferzanti, diretti e sopratutto veri.
Questa è l'impressione che ho avuto. Mi piace il tuo stile e il linguaggio che usi, hai talento, continua così. Scrivi, scrivi, scrivi. Io che sono vile non lo faccio. O meglio lo faccio, ma non potrei mai scriverlo da nessun'altra parta se non in quel piccolo quaderno che poi ripongo sopra al comodino. Tutto nasce e tutto muore lì dentro assieme all'orgoglio.
Requiem.
The Lady sings the Blues
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